Perla "Perfettina" Perez è un'alunna modello che non ammette voti meno che eccellenti e che sotto sotto sente di essere migliore degli altri, tanto che sta facendo domanda di ammissione al college con un anno di anticipo, ancora sedicenne.
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D'altra parte i suoi genitori, due rigorosissimi professionisti di origine filippina, non concedono scorciatoie: Perla andrà alla Delmont University, una delle migliori del Paese, si laureerà in Medicina e si distinguerà con una lunga e remunerativa carriera. È tutto scritto, pianificato. Peccato che la lettera di risposta dell'università inizi con questa frase: Ci dispiace informarla che non ci è possibile offrirle un posto da matricola… Incapace anche solo di immaginare le conseguenze di quel rifiuto, Perla decide di fingere. Falsifica l'ammissione, mente ai suoi genitori e ai compagni e si fa accompagnare lo stesso al campus universitario. Dimostrerà di appartenere a quel luogo, si dice. Frequenterà come se nulla fosse, e quel semestre le darà le informazioni necessarie per ritentare l'ammissione in primavera, questa volta senza fallire. Purtroppo le cose non sono così semplici, e tra sotterfugi e scappatoie, letti di fortuna e pasti scroccati, la grande bugia si stringe sempre più attorno a Perla, fino all'inevitabile momento della verità. Essere scoperta e cacciata dall'università, però, non è poi la fine del mondo. Anzi: quei mesi di menzogne hanno cambiato Perla per sempre, spingendola a chiedersi se la strada per la sua felicità passi davvero dalle aule di medicina. E la risposta è un sonoro e liberatorio: no.