Da qualche tempo il femminicidio e il più ampio dibattito sulla violenza sulle donne sono temi alla ribalta dell'opinione pubblica. Grazie anche ad alcuni episodi di mobilitazione in Italia e all'estero, sta aumentando l'interesse dei media verso l'argomento, sta cambiando il linguaggio con cui se ne parla e sta cercando di imporsi una più attenta tematizzazione del fenomeno.
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Le resistenze sono però ancora molte, sia all'interno sia all'esterno del mondo dell'informazione; innanzitutto il non riconoscere ancora pienamente che l'omicidio di una donna, in quanto donna, compiuto dal partner o da un ex compagno è un problema sociale e culturale ribadisce la presenza di un potere asimmetrico nei rapporti affettivi e la difficoltà ad affrontarlo. Il volume propone una definizione di femminicidio dal punto di vista della realtà e della sua narrazione, analizzando il modo in cui, in Italia, le sue rappresentazioni sociali sono costruite e agiscono nel discorso giornalistico, pubblico e politico. Dopo aver illustrato alcune evidenze del fenomeno attraverso dati statistici, interventi normativi e visibilità mediatica, viene preso in esame l'intreccio tra dimensione politica e cultura mediale, offrendo così uno strumento di riflessione a tutti coloro che partecipano alla costruzione del dibattito sul tema.