Shiyali Ramamrita Ranganathan inizia a scrivere quest?opera perché spinto dal bisogno di ricondurre i saperi professionali e le procedure bibliotecarie a un insieme di principi essenziali.
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Nel descrivere e sostenere i cinque enunciati che egli individua come sintesi della concezione di biblioteca e biblioteconomia, attinge esempi e argomentazioni dalla pratica quotidiana del suo lavoro, dalla storia e dalla cultura filosofico-religiosa indiana a cui somma la rielaborazione di molte idee maturate nel corso dell?attività d?insegnante. In ragione di questo peculiare corredo di esperienze e teoria, Le cinque leggi della biblioteconomia, tradotte per la prima volta in Italia a quasi ottanta anni dalla prima edizione, rappresentano un caso particolarissimo poiché sono riuscite a restare al centro del dibattito biblioteconomico al di fuori del tempo e dello spazio in cui sono nate e a rendere Ranganathan una delle figure di primissimo piano del pensiero e della tradizione biblioteconomica internazionale.