Quando si pensa all'lslanda si immagina un luogo situato in cima al mondo, un'isola che vive per conto proprio, dove l'uomo è quasi assente e la Natura si è divertita a sfogare le sue energie come meglio non avrebbe potuto.
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La mente disegna immagini di distese di ghiaccio dove esiste solo il bianco, di vulcani che sputano fiamme e cenere, rosse e scure; la memoria scava tra i racconti ascoltati e rievoca cascate imponenti; gli occhi ritornano a proiettare sequenze dì documentari dove migliaia e migliaia di uccelli si divìdono scogliere perpendicolari. Ma una volta che si raggiunge l'isola remota ci si accorge che... è esattamente così! L'Islanda è una terra lontana solo poche ore di volo dalla caotica Europa ma ancora selvaggia. Il perimetro dell'isola propone un susseguirsi dì panorami incantevoli e indimenticabili: i maestosi ghiacciai Myrdalsjòkull e Vatnajòkull; le innumerevoli cascate, dall'imponente Dettifoss alla elegante Seljalandfoss; spiagge nere, lunghe e deserte che si alternano a fiordi stretti e profondi punteggiati da minuscoli villaggi; campi di lava a perdita d'occhio come quello del Krafla, dove si cammina tra rocce nere da cui fuoriesce vapore incessantemente; le bizzarre forme del lago Myvatn; le lande desolate e selvagge della penisola di Homstrandir; l'irregolarità dei remoti fiordi occidentali con le colonie di uccelli marini più numerose del mondo; l'inquietante mole del Snae-fellsjòkull, che Verne ipotizzò essere l'ingresso per il centro della Terra; l'atmosfera informale di Reykjavik. Ma la sorpresa maggiore è, forse, rappresentata dall'entroterra, un altopiano aspro e inospitale ma ugualmente ricco di fascino. Chi ama la natura, chi cerca un luogo dove disintossicarsi dalle città e rilassare la mente, non può scegliere un posto migliore.