Economista e letterato, Geminello Alvi attraversa l'Italia da Roma a Milano alle Marche e poi, a est, dopo la Dalmazia, scrive dalla Russia, da San Pietroburgo e da Mosca, dai paesi baltici, fino a Costantinopoli e al Caucaso.
[...]
Nel corso dei viaggi affiorano uomini e storie, massacri e ideologie: Cola di Rienzo e Mussolini, Togliatti e Montanelli, Roma imperiale e la Chiesa cattolica, Bonifacio VIII e Giordano Bruno, l'olocausto, il nazismo e il comunismo, l'umanesimo e le teorie economiche. La prosa di Alvi si fa di volta in volta storia o narrazione, riflessione o aforisma, memoria o polemica.