Il lager di Flossenbùrg, definito nella sentenza di Norimberga «fabbrica della morte», è forse meno conosciuto di altri. Eppure in questo campo della Baviera, a ridosso del confine con la ex Cecoslovacchia, morirono più di tremila italiani, tra i quali il fratello di Sandro Pertini.
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Qui fu internato anche il generale Gaetano Cantaluppi, croce di ferro tedesca di I e II classe ed eroe della battaglia di El Alamein, arrestato dalle SS nel novembre del 1944 con l'accusa di essere entrato, dopo l'8 settembre, nel Comitato di Liberazione di Verona. Nel diario racconta la tragica realtà di uno dei più terribili campi di annnientamento, ma anche la forza di un uomo che ha affrontato con lo stesso rigore le battaglie nel deserto e le umiliazioni del lager.
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