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Sogno l'estate tutto l'anno

Sogno l'estate tutto l'anno

Quali ragazzi non misurano gli anni che passano in "estati"? Sono le estati quelle che contano.

Il tempo della libertà, la lentezza dei pomeriggi caldi, la mancanza di orari e l'idea che qualsiasi cosa potrebbe accadere. Bella e imprevedibile, emozionante e magari, a volte, carica di amore e di rischi... Perchè non farsi trasportare anche da un libro?
 

Ragazzi

 
«Mi chiamavo Billy HD, e HD stava per Hoopdriver, il mio assurdo cognome. (...)
Venti minuti dopo passai il Mersey e mi fermai davanti alla strada sbarrata di un
vecchio complesso industriale. Ora restavano solo reti, erbacce e asfalto spaccato. 
C'era un cartello di divieto d'accesso, ma in realtà avevo già scavalcato altre volte,
come quando con Lukas avevamo fatto una caccia alla volpe con le bici. La volpe ero io.
Avevo cinque minuti di vantaggio e un barattolo di vernice bucato attaccato sotto la sella.»
 
da  Hoopdriver, Duecento miglia di libertà di Pierdomenico Baccalario
 
«"Alla buon'ora." commentò Kike quando vide Pepe. "Il tuo amico è fuori."
"Che brutta faccia che hai oggi, Pepito." lo prese in giro Alonso.
"Perchè, di solito è bella?" ribattè Geroni.
Pepe li ignorò e si avviò verso la porta. Don Sorolla lo seguì con lo sguardo, preoccupato.
"Figliolo, aspetta" Prese un biscotto di mandorla da un barattolo in vetro e glielo allungò.
"Mangialo. Ne hai bisogno."»
 
da  Piuma & Artiglio di Marta Palazzesi
   

Young Adult

 
«Non indossavo un vestito dai miei dodici anni. O meglio, non indossavo un costume
di Halloween da quando avevo dodici anni. Ma Lola non avrebbe accettato di vedermi con 
indosso la mia solita felpa, per cui avevo scavato nell'armadio di mia madre e avevo trovato un abito.
Lo avevo già visto in una foto che lei aveva conservato nel suo album.
Mio padre stringeva mia madre in un abbraccio, le mani sui suoi fianchi e un sorriso a trentadue denti a
incorniciargli il volto. Quasi riuscivo a sentire le loro risate tramite quello scatto ingiallito.
Lo sfondo era uno di quei locali sulla spiaggia che frequentavano durante il campeggio estivo, e un
vecchio jukebox era ritratto in un angolo, proprio accanto ad un bancone inondato di birre.»
 
da Il narratore di storie di Rita Nardi