La comunicazione aumentativa alternativa tra pensiero e parola : la possibilità di recupero comunicativo nell'ambito delle disabilità verbali e cognitive
Il libro affronta il problema della disabilità verbale e le possibilità di recupero comunicativo consentite oggi dalla Comunicazione Aumentativa Alternativa, il cui principio operativo è basato sul fatto che un soggetto impossibilitato a esprimersi verbalmente può comunque trasmettere il proprio pensiero mediante modalità diverse dalla parola.
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Taie approccio, nato nel 1971 in Canada, e diffusosi successivamente a livello internazionale, ha aperto nuove prospettive nel campo della disabilità, ponendo anche molti quesiti. Rivolto a operatori sanitari, insegnanti, educatori, psicologi, neuropsichiatri e ai famigliali dei disabili verbali, il testo ha il duplice scopo di offrire una visione generale del problema e di costituire un punto riferimento operativo per chi voglia intervenire in questo settore. Esso si divide in due parti: la prima traccia una panoramica generale sulla nascita e l'evoluzione dell'AAC, problematizzandola con le riflessioni critiche emerse nel corso dell'esperienza quasi trentennaledell'autrice; la seconda parte affronta l'aspetto applicativo secondo una specifica metodologia d'intervento che tiene conto delle reali possibilità ma anche dei limiti dell'AAC, in particolare evidenziando come la gestione di un sistema alternativo alla parola richieda necessariamente un processo metacognitivo e comporti dunque un lungo lavoro da parte del disabile per acquisire una reale autonomia comunicativa. Nell'appendice viene dato spazio agli strumenti dell'AAC: la tecnologia e i codici alternativi, con particolare riferimento ai simboli Bliss la cui filosofia di base, correlandosi al pensiero analogico, rende facilmente decodificabili i significati. Il cd-rom accluso contiene alcuni aspetti della casistica e i protocolli per la vantazione.