«Bassani dovrebbe vivere e andare in giro con un registratore nella tasca dei pantaloni, e con un microfono elettronico nel taschino della giacca. Appena si accorge di cominciare a parlare sul serio, dovrebbe premere l'apposito bottoncino. Così, alla fine di ogni stagione, avrebbe un libro bell'e pronto da dare alle stampe.
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Scrittore di primissimo ordine ma, come scrittore, tanto parco e cauto quanto, come parlatore, è generoso e pronto». L'osservazione è di Mario Soldati, che di Giorgio Bassani fu collega e primo amico: ed è sufficiente a presentare questa raccolta di cinquanta conversazioni - molte delle quali finora sconosciute alle bibliografie e tradotte in italiano per la prima volta - che percorrono e ricostruiscono con volante felicità l'intera vicenda dello scrittore, dagli esordi come autore di poesie e brevi racconti fino al grande ciclo de «Il romanzo di Ferrara»: la sua formazione politica, la lotta antifascista e l'impegno per l'ambiente; le sue convinzioni estetiche e le frizzanti polemiche che ne conseguirono; il suo lavoro come editor e grande scopritore di talenti; i suoi viaggi in tutto il mondo come ostinato esercizio dell'attenzione. Nella viva voce di Bassani, questo libro ci disegna il più completo e mobile dei suoi autoritratti. Il volume è corredato da una Premessa di Paola Bassani, da una Introduzione di Domenico Scarpa e dalle Note ai testi di Beatrice Pecchiari