I saggi raccolti nel volume documentano una parte significativa della riflessione più recente della filosofa ungherese. L'elemento di continuità è dato da una progressiva apertura all'alterità. La presenza dell'altro e il rapporto con l'altro sono declinati in un primo tempo nel linguaggio della teoria dei bisogni e poi mediante la categoria della responsabilità.
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Ciò che si delinea nell'etica della personalità proposta da Heller è così una forma di individualismo che, lungi dal ripiegarsi in se stesso,trova un momento essenziale nell'incontro con l'altro. Nell'intervento di apertura, Una teoria dei bisogni riesaminata, Heller regola i conti col proprio passato teorico marxiano, espresso nella sua opera più nota, La teoria dei bisogni in Marx; ribadisce però allo stesso tempo come ogni bisogno reale,aidi là della distinzione tra bisogni'veri'e'falsi; debba essere inteso quale luogo del dispiegarsi dell'individualità, nella sua costitutiva e inesauribile ricchezza. Nel secondo saggio, Rappresentazione di sé e rappresentazione dell'altro, la possibilità di una forma rappresentativa scevra da fissità e pregiudizi viene indicata come nodo centrale del la democrazia. Il terzo contributo, L'etica della personalità, l'altro e la questione della responsabilità,Introduce l'idea di una filosofia morale che abbandona ogni sostegno conoscitivo: l'individuo morale sceglie se stesso come persona retta e onesta e quindi anche responsabile verso gli altri. Questo tema è ripreso nell'ultimo saggio, La bellezza della moralità, dove però l'accento cade soprattutto sul carattere armonioso ed esteticamente amabile della persona buona e dei suoi atti.