Per la prima volta da molti anni, Soneri si trova spiazzato; ma non è il tipo di delitto su cui sta indagando, un omicidio apparentemente banale, a turbarlo. E' il contesto. Tutto comincia con l’assassinio di Hamed, un giovane tunisino che viveva nella casa di Gilberto Forlai, 76 anni, cieco, e che proprio nella casa di Forlai viene trovato morto.
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Seguendo le tracce di sangue di Hamed, Soneri si addentra sempre più nel mondo della comunità islamica di Parma, nelle lotte di periferia dove la tensione tra immigrati e italiani è sempre più alta e minacciosa, e dove tutto si confonde. Quanto pesano le questioni etniche e il radicalismo religioso, quanto pesa la politica, e quanto pesa invece la dimensione criminale e in primo luogo il controllo del mercato della droga? Quali sono le vere alleanze, e quali le vere divisioni? L’unica cosa che accomuna tutto e tutti sembra essere soltanto l’odio, sempre più manifesto e spudorato, sempre più palpabile: un odio che sta minando le basi di una città, di una società intera. Valerio Varesi, come sempre, non si limita a scrivere noir serrati e coinvolgenti, che tengono avvinto il lettore fino all’ultima pagina, ma utilizza il genere per illuminare i luoghi più scuri e inquietanti della nostra società, e per svelarne le contraddizioni.